IperSimply, ultimo giorno di lavoro con assemblea e festa. Si spera nella nuova cassa integrazione

TERAMO – Si è chiusa con un’assemblea sindacale di tutto il personale e una pizza allo Stonehenge di Nepezzano la storia di 23 anni ininterrotti di un attaccamento alla ‘maglia’ tale, da creare un rapporto di fiducia indissolubile con la clientela. E’ la storia dell’ex Cityper, passato attraverso l’avvicendamento di tanti marchi commerciali che però ha mantenuto sempre inalterato quel valore umano di dipendenti cresciuti assieme al punto vendita a Piano d’Accio. Da oggi l’IperSimply è chiuso. Il supermercato del gruppo Sma-Auchan ha mantenuto quanto annunciato appena il 5 settembre scorso e in un mese, nonostante sieda ai tavoli di trattativa sindacale e istituzionale, ha portato avanti il progetto di dismissione dal Teramano. Non c’è spazio per una soluzione diversa dalla chiusura. Ci sono invece quelle che portano verso la possibilità di mantenere la licenza nella disponibilità del Comune e, forse, all’accesso alla cassa integrazione straordinaria per un anno, dopo il ‘ripescaggio’ della Cig da parte del Decreto Genova. E’ stato il sindaco Gianguido D’Alberto a confermare vicinanza e solidarietà ai 53 dipendenti nel giorno più lungo e difficile per loro: «Vi dico grazie da parte di tutta la città per quello che avete fatto e che continuate a fare – ha detto il primo cittadino -, dimostrando una dignità fuori dal comune; la nostra promessa è che continueremo a non lasciarli soli». La battaglia per la difesa del proprio stipendio si trasferisce adesso sul tavolo romano, per cercare di inserire l’IperSimply di Teramo nella nuova cassa integrazione. Anche D’Alberto è convinto che sia la strada giusta, utile anch per rafforzare il percorso della ricerca di un nuovo competitor sulla piazza teramana: «Restano da capire i tempi e le modalità di questa nuova Cassa integrazione – ha aggiunto -, ma è indubbio che si tratta della reintroduzione di un importantissimo ammortizzatore sociale, fondamentale per intervenire in molte crisi aziendali. Soprattutto in questo caso dell’IperSimply di Teramo, dove sin dalla scorsa riunione tenuta in Provincia, le Istituzioni tutte avevamo concordato con i sindacati e i lavoratori come l’eventuale attuazione immediata di questo ammortizzatore avrebbe dato respiro alla trattativa con l’azienda e avrebbe dato fiducia e speranza ai lavoratori e alle famiglie. Arrivati a questo punto non resta altro che sedersi nuovamente al Tavolo, magari coinvolgendo anche il livello istituzionale più alto, ossia il Ministero, e cercare una soluzione per le 53 famiglie. Intanto Comune, Provincia e Regione continueranno a lavorare alacremente con l’obiettivo di reindustrializzare quel sito produttivo, attirando in ogni modo nuovi gruppi che vorranno aprire un proprio punto vendita nel teramano».